IL MASSETTO PER RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

 

Se stai pensando di installare un riscaldamento a pavimento o devi farlo a breve in questa guida puoi capire in autonomia quale massetto radiante scegliere, definizioni, spessori e comportamenti, la classifica con i pro e i contro sui migliori massetti e i costi.

 

Il costo del massetto radiante

Il costo del massetto adatto all'impianto di riscaldamento a pavimento dello spessore ideale è compreso tra i 15,00 euro e i 31,00 euro al mq, materiale compreso la posa.

Il costo minimo di fornitura e posa in opera è di 15,00€ al mq ed è ripartito in una media specificata nelle seguenti forbici di prezzo: 

Massetto autolivellante
costo della posa 2,00€/9,00€ al mq, costo del materiale 13,00€/22,00€ al ql.

Massetto tradizionale premiscelato
costo della posa 6,00€/12,00€ al mq, costo del materiale 11,00€/21,00 al ql.


Questi prezzi  possono subire impennate in rapporto ai metri quadrati da realizzare, al tipo di prodotto, dello spessore e alla difficoltà del cantiere, vanno poi sommati e ammortizzati i costi di trasporto e dell'intervento: su una superficie di oltre 1000 metri quadrati per uno spessore di 3 centimetri sopra il tubo dell'impianto con un massetto sfuso in silo il prezzo può essere anche di €15,00 al mq mentre sarà sicuramente diverso per un appartamento di 60/70 mq in una zona dove si può accedere solo con piccoli mezzi con il materiale sfuso in sacchi, il prezzo in questi casi può superare anche i 40,00€ al metro quadrato. 

Per ricevere il prezzo adeguato alla tua situazione specifica componi qui il tuo preventivo abbiamo prezzi più contenuti per i migliori massetti che non passano solo attraverso i magazzini edili, servizio per imprese e privati.

 
 

Che cos'è il massetto radiante

Il massetto per riscaldamento a pavimento (detto anche massetto radiante) è lo strato di supporto alla pavimentazione finale che contiene le serpentine dell'impianto riscaldante di natura idraulica o elettrica, lo si ritiene ideale quando le sue caratteristiche tecniche lo rendono funzionale per il risparmio di energia, la stabilità dimensionale e il comfort abitativo.
Nella fase di progettazione di un'impianto radiante con l'aiuto de nostro supporto tecnico proviamo a capire quali sono i parametri da prendere in considerazione e i migliori massetti adatti al riscaldamento a pavimento nel settore residenziale, sono diverse le tipologie di massetti adatti a questi impianti, differenziabili per:

- Consistenza
Liquido l'autolivellante, semi-umido il massetto tradizionale premiscelato.

- Spessore
Massetti a basso spessore detti anche "massetti a bassa inerzia termica" o massetti a spessore normale.

- Proprietà legante
solfato di calcio anidrite o cemento.

In Italia i massetti in commercio con conducibilità termica elevata che soddisfano la normativa per il risparmio di energia (UNI-EN 1264) sono tutti di proprietà legante mista sia autolivellanti che tradizionali e contengono tutti questi leganti solo con percentuali diverse.
Nell'edilizia residenziale questa normativa esclude dal riscaldamento a pavimento massetti ad alto spessore e il massetto tradizionale in sabbia e cemento (non certificato), vediamo ora come si realizza, quali sono i migliori massetti radianti e le differenze di composizione:
MASSETTO AUTOLIVELLANTE Consistenza liquida
MASSETTO TRADIZIONALE PREMISCELATO Consistenza semi umida

Quale massetto radiante scegliere

Sul riscaldamento a pavimento è meglio scegliere i massetti di consistenza fluida autolivellante perché garantiscono prestazioni maggiori anche a spessori ridotti con risultati in opera più verosimili a quelli tabulati per di più consentono di restringere gli errori commessi da una manodopera non sempre specializzata.
Nelle immagini sopra si nota il divario tra un un massetto di consistenza fluida e uno di tipo semi umido ma quanto incide questa differenza e quali vantaggi rilascia un massetto autolivellante?

Un massetto fluido autolivellante con un'alta conducibilità termica sul riscaldamento a pavimento ci consente di risparmiare energia e una buona resistenza a compressione ottenuta anche da un'ottima auto-compattazione premunisce la tenuta a medi e bassi spessori evitando che il massetto si rompa sotto la pressione di pesi elevati, l'applicazione a bassi spessori aumenta la velocità di reazione del massetto e facilita il passaggio del calore riducendo i tempi per portare a regime la temperatura dell'impianto, tale classificazione di massetto è anche ottimizzata nella parte legante e nella curva granulometrica ed è caratterizzata da un basso ritiro dopo l'evaporazione dell'acqua che concede di limitare la possibilità che si verifichino effetti di rialzo negli angoli, cretti, rotture (anche senza una rete di rinforzo) e di realizzare aree continue fino a 400 mq senza giunti di dilatazione ovvero senza tagliare il pavimento tra le porte o peggio ancora in un salone per di più questi massetti autolivellanti identificabili in massetti in solfato di calcio si contraddistinguono per una veloce accensione iniziale (ciclo termico) autorizzando la posa dei rivestimenti in tempi più ragionevoli come ulteriore complemento un massetto autolivellante si posa in tempi rapidi e in totale sicurezza anche ai piani alti attraverso una vite polmone a bassa pressione, si può concludere che la reattività delle nuove generazioni di impianti di riscaldamento a pavimento coperti da massetti autolivellanti con queste caratteristiche ci permette di cambiare la temperatura in tempi brevissimi e di accendere il riscaldamento solo quando serve, tutto questo si tramuta in comfort abitativo e risparmio di energia.

Lo spessore del massetto radiante

Lo spessore ideale del massetto per il riscaldamento a pavimento deve essere di 3 centimetri sopra al tubo dell'impianto radiante, spessori maggiori comportano oltre ad un aggravio di costo in fase di realizzazione anche un dispendio di energia, spessori minori si possono realizzare con autolivellanti a basso spessore a partire da un minimo di 5 millimetri sopra al tubo con prodotti tipo livellina o superlivellina.

Dal 2001 in Italia il cambio di rotta e delle normative per l'efficienza energetica hanno portato a ridurre lo spessore del massetto che copre gli impianti di riscaldamento a pavimento, massetti ad alto spessore su impianti ad alta inerzia termica sono consentiti solo in locali con destinazione d'uso a traffico pesante o carrabile, ospedali, industria, capannoni... nel residenziale il massetto radiante deve essere a spessore contenuto, 3cm sopra al tubo dell'impianto radiante, massetti autolivellanti a basso spessore invece si possono applicare già da un minimo di 5 millimetri sopra al tubo, dove previsto devono essere supportati da pannelli di polistirene ad alta densità se non applicati direttamente ancorati al solaio o su pannelli forati, i massetti tradizionali preconfezionati di tipo terra umida sugli impianti di riscaldamento a pavimento non sono consigliati per applicazioni a spessori ridotti e comunque fare sempre riferimento alla scheda tecnica del prodotto. Lo spessore deve essere di 3 cm sopra al tubo e si calcola dalla base del pannello con bugne o senza. Es: 3 centimetri sopra il tubo del riscaldamento è un massetto spessore medio cm 5 (se il tubo è da 16-17 mm e appoggiato sul pannello avente i 3-4 mm di rialzo).


Il massetto a bassa inerzia termica

Un modo di riscaldare sempre più in crescita è il pavimento riscaldato con sistema radiante a basso spessore, conosciuto anche come impianto di riscaldamento ribassato o sistema a bassa inerzia termica, progettato e creato per raggiungere e modificare la temperatura ideale dell'ambiente in tempi rapidi migliorando il benessere abitativo e il risparmio di energia, questo sistema prevede un massetto autolivellante a basso o bassissimo spessore realizzabile solo con livellina ed è contenuto in pochissimi centimetri. Un sistema radiante di questo genere oltre ad un massetto con queste caratteristiche prevede un'impianto di riscaldamento a pavimento con pannelli a bugne cave e\o tubi di dimensioni ridotte e si applica a partire da 2,5 cm in ancoraggio e da 3 cm operando come massetti flottanti ovvero a partire da un minimo spessore di 0,5\1 centimetro sopra il tubo dell'impianto. Sono molte le componenti che portano ad un sistema efficiente di questo genere una fetta importante di questa efficienza è racchiusa nel massetto, considerato che per questa tipologia di massetti la qualità del prodotto è e deve essere oltremodo indiscutibile infatti non esiste concorrenza di massetti tradizionali tantomeno a basso costo e non a caso sono creati da aziende leader del settore, a questi spessori su questi impianti gli unici massetti che garantiscono risultati di tenuta sono solo i massetti di consistenza fluida autolivellante.

La conducibilità termica del massetto

Conducibilità termica: (λ, unità di misura: W/(m•K)
Per il risparmio di energia e la reattività dell'impianto oltre allo spessore ridotto serve una buona conducibilità termica del massetto. La conducibilità termica viene indicata con il simbolo λ (lambda) e indica l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore, minore è il valore di lambda e maggiormente isolante è il materiale, maggiore è il valore di lambda tanto più il materiale è un buon conduttore termico, esempio: se mettiamo a confronto due prodotti che a parità di spessore presentano rispettivamente valori di conducibilità termica di 1,40 e 1,90 W/mK, quello con migliori caratteristiche di trasmittanza termica sarà il secondo perché viene attraversato da un maggiore flusso di calore.

La rete di armamento

La rete di armamento serve a ridurre i cretti dovuti dal ritiro dell'acqua dal massetto, un fenomeno naturale inevitabile ma riducibile, in presenza di un'impianto di riscaldamento a pavimento i supporti meccanici anti ritiro sono consigliati per tutti i massetti tradizionali di tipo terra umida e per i massetti autolivellanti a base cementizia, i massetti autolivellanti che non ne necessitano sono quelli a bassissimo ritiro come i massetti a base di solfato di calcio Knauf e Ferri in previsione di getto di un massetto autolivellante la rete di armamento va ancorata all'impianto contro il galleggiamento, nei massetti in sabbia e cemento o di tipo terra umida può essere sostituita dalle fibre, anche se alcuni massetti non prevedono l'uso della rete il suo inserimento è comunque una ulteriore sicurezza e un'ulteriore volano termico se metallica, nei massetti autolivellanti si consiglia una rete spessore filo 6mm che non necessita di ancoraggio.
 

Giunti di dilatazione

I giunti di dilatazione per pavimenti riscaldati sono tagli netti per tutto lo spessore del massetto servono ad assorbire l'aumento dimensionale del massetto prodotto dal calore dell'impianto radiante. ATTENZIONE molto spesso succede che chi realizza un massetto di tipo tradizionale per comodità e/o come si legge anche in alcuni siti improvvisati di confondere i giunti di dilatazione con i tagli a mezzo spessore, questi sono giunti di frazionamento per altri utilizzi, realizzare giunti a mezzo spessore su un'impianto radiante può comportare gravi danni al pavimento e al massetto, difficilmente riparabili.
I giunti di dilatazione (dove previsti) vanno riportati anche nel pavimento sezionandolo e riempiendo il vuoto con materiale comprimibile, la loro posizione viene decisa solo dal progettista tra i massetti che prevedono grandi aree senza giunti sul riscaldamento a pavimento ci sono i massetti con i quali si possono realizzare aree continue fino a 150 mq, fino a 400mq con i massetti autolivellanti

La messa in pressione dell'impianto

Prima della posa di ogni massetto radiante i tubi dell'impianto del riscaldamento a pavimento devono obbligatoriamente essere messi in pressione con acqua o aria, questo serve per verificare eventuali perdite ma soprattutto per le prossime dilatazioni. L'impianto viene messo in pressione e i tubi si dilatano, a massetto maturo viene tolta la pressione e il tubo si riduce alle dimensioni iniziali lo spazio che si crea tra il tubo ed il massetto servirà per contenere la futura dilatazione all'accensione dell'impianto radiante.

Tempi di posa dei rivestimenti

L'asciugatura del massetto (di qualsiasi composizione o natura) sul riscaldamento a pavimento deve seguire il suo naturale decorso, deve essere completo prima della posa di ogni rivestimento, sui massetti cementizi il pavimento si posa dopo minimo 38 giorni dalla loro realizzazione, dopo un minimo di 23 giorni per i massetti in solfato di calcio o anidrite e comunque con un'umidità residua intorno al 2% per i pavimenti gres e ceramiche, i rivestimenti in legno richiedono un'umidità residua inferiore a 0,2%, sempre dopo aver effettuato il ciclo termico.
Ciclo termico massetti in solfato di calcio
Ciclo termico massetti cementizi

Il ciclo termico o shock termico

L'avviamento iniziale del riscaldamento a pavimento detto ciclo termico o più comunemente chiamato shock termico è obbligatorio su tutti gli impianti di riscaldamento a pavimento, lo prevede la normativa europea UNI EN 1264, l’operazione di avviamento dovrà avvenire trascorso il tempo di asciugatura dello strato di supporto, ovvero: 7 giorni dalla posa per i massetti in solfato di calcio, 21 giorni per tutti quelli a base cementizia.
La durata del ciclo termico è di 15 giorni (vedi schema sopra), tutta la procedura deve essere documentata. Lo shock termico con temperature più alte di quelle a regime serve principalmente a verificare le tensioni del massetto ed evitare eventuali ritiri dopo la posa dei rivestimenti, ritiri che con fortissime probabilità provocherebbero il distaccamento del pavimento in legno, ceramica, gres... anche a causa della risalita dell'umidità residua. Dopo il ciclo termico in caso si dovessero verificare cretti dovuti a un'errata progettazione dei giunti di dilatazione o per asciugamenti troppo rapidi dovuti alle condizioni climatiche, nei casi meno rilevanti si può rimediare riempiendo le fessure con prodotti specifici.
Ma come fare se non è ancora stata installata la caldaia per poter realizzare un ciclo di preaccensione?
Esistono caldaie anche a noleggio chiamate caldaie scalda massetto che permettono di accorciare i tempi. 

I rivestimenti

Di norma su un impianto di riscaldamento e raffrescamento è possibile posare qualsiasi tipo di pavimentazione ma sono necessari alcuni requisiti generali che devono essere rispettati:

Tipologie di rivestimento e normative
Già in fase di progettazione sarebbero necessarie informazioni in merito alla tipologia e alle caratteristiche del rivestimento da posare, anche se spesso tali informazioni vengono decise in un secondo momento.
La conoscenza della resistenza termica del rivestimento finale permette un ottimale dimensionamento già durante la progettazione garantendo così un alto rendimento del sistema.
La resistenza termica della pavimentazione (incluso lo strato di supporto) non dovrà superare il valore di 0.15 m2K/W maggiore è la resistenza termica maggiore dovrà essere la temperatura di mandata dell’acqua.
La resistenza termica del pavimento è legata a due parametri del materiale, lo spessore e la conducibilità termica.

Indicazioni generali per tutte le pavimentazioni
​​​La temperatura superficiale della pavimentazione non dovrà essere superiore a 29°C per le zone dove le persone soggiornano, 35°C per le zone perimetrali ad un metro di distanza dalle pareti disperdenti e 33°C per i bagni.
La resistenza termica dei rivestimenti del pavimento deve essere tenuta in considerazione per i calcoli di trasferimento del calore e deve essere verificata durante l'installazione.
Prima di posare il rivestimento l'installatore deve verificare l'idoneità per la posa del rivestimento sul massetto (secondo UNI EN ISO 11855).
La resistenza termica della pavimentazione incluso lo strato per la posa come ad esempio il materassino per il parquet flottante non deve superare il valore di 0.15 m2K/W secondo la norma UNI EN 1264 e UNI EN ISO 11855), i rivestimenti devono essere immagazzinati e installati secondo le norme e le istruzioni del produttore.

Come preparare il piano di posa

In questa foto potete vedere come viene realizzato un piano di posa a regola d'arte.
Spesso gli installatori di impianti di riscaldamento a pavimento per velocizzare approssimano il proprio lavoro e poi sconsigliano il massetto autolivellante, realizzare un massetto autolivellante sul riscaldamento a pavimento non comporta nessuna problematica, la cattiva preparazione è perfettamente visibile e in fase di realizzazione i posatori possono intimare la sistemazione, ulteriori info sul massetto autolivellante

Quando manca lo spessore

Può capitare in situazioni particolari di installare un impianto di riscaldamento a pavimento ma ci manca lo spessore, rispettare l'abitabilità o non rialzare il piano finito sono le cause principali in queste situazioni si decide di passare gli impianti tecnici nel perimetro in queste condizioni bisogna verificare che sopra ci sia sempre lo spessore minimo per il massetto, nella foto vedete come viene fatta la preparazione, il foglio di nylon deve essere sempre allungato fino al pannello.

Quale sottofondo stendere prima

Prima della posa dei pannelli radianti del riscaldamento a pavimento per riportare il piano, e coprire gli impianti tecnici è opportuno stendere un massetto meglio se questo massetto o sottofondo possiede proprietà isolanti termiche.
vedi il cemento cellulare alleggerito foamcem
 

Quali pannelli radianti

Esistono varie scuole di pensiero su quali pannelli dell'impianto radiante installare, alcuni consigliano il pannello liscio per permettere al massetto di inglobare perfettamente il tubo evitando i contatti dei cosiddetti funghetti altri invece considerano questo aspetto poco rilevante in quanto con i massetti autolivellanti l'inglobamento è perfetto, il contatto con i funghi non porta alcuna dispersione perché sono di materiale isolante anzi la loro presenza diminuisce la massa da riscaldare tra i migliori marchi di pannelli per impianti di riscaldamento a pavimento in Italia si distinguono Uponor, Eurotherm, Emmeti, Rehau, Viessmann.

Pannelli radianti a basso spessore
Se avete poco spessore a disposizione per realizzare un'impianto di riscaldamento la nuova frontiera sono i pannelli radianti a spessore ridotto ideati per impianti contenuti a partire da soli 2 centimetri compreso il massetto. Pannelli forati, a bugne cave, pannelli lisci con tubi applicati a strappo, ideali per le ristrutturazioni ma anche per realizzare impianti a bassa inerzia termica nelle nuove costruzioni tra i pannelli radianti più richiesti a spessore ridotto ci sono: Minitec di Uponor, Tece, Rehau Speed, Neotermic 23mm, Ecofloor Tech con tre diverse misure da 20 a 35 millimetri, pannelli in grado di ricevere massetti autolivellanti a partire da solo 0,5 cm sopra il tubo dell'impianto.

Quali collanti usare

Su tutti i massetti radianti i collanti da usare per i pavimenti in gres o simili devono avere caratteristiche di deformazione elevata contrassegnati dalla sigla C.2.T.ES.2. La posa del pavimento deve avvenire solo dopo avere effettuato il ciclo termico e comunque a massetto asciutto.
Sul massetto autolivellante prima di questa operazione è consigliata la stesura di un primer per limitare il veloce assorbimento dei collanti che devono essere applicati in spessori minimi, usare collanti con troppo spessore potrebbe causare distaccamenti del pavimento.

Applicazione dell'i.v.a.

La normativa per l'applicazione dell' i.v.a. sulla realizzazione di un massetto anche in presenza di riscaldamento a pavimento prevede:

- Per lavorazioni a imprese
Solo fornitura materiale, i.v.a. al 22%, solo posa o fornitura con posa in opera l' i.v.a non è applicabile.

- Per lavorazioni a privati
L'i.v.a. è applicabile al 22% per lavorazioni di solo posa e per la sola fornitura di materiale per la realizzazione compreso la fornitura del materiale sono applicabili le aliquote al 4% per le nuove costruzioni e al 10% per le ristrutturazioni fornendo la dichiarazione sottoscritta con i requisiti per l' i.v.a. agevolata.

- Bonifico con detrazione fiscale
La realizzazione di un massetto per riscaldamento a pavimento a chi possiede i requisiti ex art. 25 D.L 78/2010 consente una detrazione fiscale ulteriore sull'aliquota al 10% pari ad un' altro 8%, questa detrazione è applicabile solo con pagamento a mezzo bonifico fiscale e solo sulla realizzazione di massetti compreso la fornitura del materiale, non è applicabile alla sola vendita di materiali o alla sola posa.

- Massetto e impianto radiante ecobonus e superbonus 110%
L'impianto di riscaldamento a pavimento coperto da un massetto ad alta conducibilità finalizzato al risparmio di energia rientra nell’Ecobonus del 50, 65 e 110% solo se viene sostituito il generatore di calore esistente e solo su fatturazione di fornitura e posa in opera per il 110% l'opera deve essere realizzata dall'impresa diretta o da imprese associate in rete.

I problemi più comuni del massetto radiante

I problemi più comuni del massetto sul riscaldamento a pavimento sono derivanti da una scarsa compattazione, da un'errata miscelazione o dai tempi lunghi di applicazione del prodotto spesso uniti anche da una cattiva stesura dell'impianto e alla realizzazione dei giunti.
I massetti sui pavimenti radianti devono essere forniti e realizzati dalla stessa azienda pena lo scarico di responsabilità in caso di problematiche diverse, molto spesso la committenza compra il materiale e poi chiama dei posatori per la realizzazione del massetto è tutto fattibile ma chi garantisce l'opera finita? Quando ci sono contestazioni la colpa è sempre dei posatori. La domanda rompicapo è: se i progettisti a parità di prestazioni da scheda tecnica consigliano e spesso obbligano il cliente ad un preconfezionato di tipo terra umida perché chi realizza il lavoro deve garantire le prestazioni tabulate?
Chi non ha legami particolari con aziende produttrici o progettisti e si assume la piena responsabilità nel garantire i dati tabulati e il lavoro realizzato attraverso la fornitura compreso la posa sugli impianti di riscaldamento a pavimento consiglia i massetti autolivellanti consapevoli che i risultati in opera non dipendono dall'applicatore.

Quanto prodotto serve

Abbiamo visto che comprare il materiale per conto proprio e far realizzare il massetto non è consigliato ma se proprio vogliamo acquistare in autonomia un massetto per sapere quanto prodotto ci serve innanzitutto dobbiamo sapere quanto pesa il massetto che vogliamo adoperare e a quanti centimetri sopra il tubo si può applicare, facciamo un esempio: se il massetto si applica ad un minimo di 3 cm sopra l'impianto e ha una resa di 20 kilogrammi per cm al mq ci servono 100 kilogrammi al metro quadro, dobbiamo togliere però la componente tubi 5kg al mq e se sono presenti i funghetti, altri 5 kg al mq in totale saranno 90 kg al mq. Questi calcoli sono teorici, difficilmente in opera si trova una precisione tale da rientrare nei conteggi per cui è consigliabile stare più larghi.

Risparmiare sul massetto radiante

Vediamo perché non conviene risparmiare qualche euro su questa struttura, come abbiamo già detto realizzare un massetto radiante di tipo tradizionale in sabbia e cemento su questi impianti oggi non è più possibile si infrange la normativa, se si opta per il massetto di tipo tradizionale meglio con quelli preconfezionati, facciamo un esempio: il prezzo medio di un sacco da 25 kg di massetto preconfezionato di media qualità al magazzino edile è di circa 2,30€ quindi per realizzare il nostro massetto in spessori minimi ci servono circa 8,30€ di materiale oltre la rete anti ritiro o le fibre che hanno un costo medio di € 1,50 al mq, aggiungiamo il costo per la posa che per opere non troppo piccole e in cantieri facilmente accessibili varia in media da 6 a 12 euro al mq  e otteniamo un prezzo medio minimo di €16,80 al metro quadrato, considerato le prestazioni di questi prodotti risparmiare qualche euro in fase di realizzazione per poi spenderli in pochi mesi nel maggior consumo di energia conviene? Se paragoniamo questi prodotti con uno dalle prestazioni elevate di consistenza autolivellante il costo del materiale spesso si equivale, la differenza la fanno il costo della posa e i tempi di realizzazione, realizzare un massetto autolivellante in un appartamento di 150\250 mq occorrono 4\5 ore di lavoro di cui la maggior parte sono di preparazione, servono solo 1\2 ore di getto, il risultato è che da una certa quantità a salire in termini di costi conviene sempre un massetto autolivellante.

I massetti alleggeriti sull'impianto radiante

I massetti alleggeriti con aggregati leggeri non sono adatti per l'impianto di di riscaldamento a pavimento perché di natura isolante, i massetti più leggeri adatti a questi impianti sono i massetti autolivellanti, molti hanno un peso di 18 kg al centimetro per mq, se vogliamo spingerci oltre a 16 kg per cm al mq troviamo il massetto autolivellante leggero con un compromesso tra peso e conducibilità termica 1,3 wm.k.

Leggi anche come evitare l'effetto bleeding e maggiori approfondimenti sul massetto autolivellante

I MIGLIORI MASSETTI PER IL RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

In questa classifica abbiamo stilato i migliori massetti per il riscaldamento a pavimento considerato tutti i fattori principali adeguati all'impianto di riscaldamento a pavimento preso atto della normativa UNI EN1264 e secondo la nostra esperienza, non sono stati considerati alcuni massetti anche di media qualità ma poco conosciuti e limitati a piccole zone di commercializzazione, esistono poi in circolazione piccoli auto-produttori di massetti tradizionali di tipo terra umida con coefficienti di conducibilità termica anche superiori a λ 2.0 W/m.K non certificati o con certificazioni obsolete, risultati che chissà come mai i grandi produttori anche multinazionali non riescono a raggiungere, vediamo la classifica sui migliori massetti per il riscaldamento a pavimento:


Il miglior massetto per il riscaldamento a pavimento

Dopo aver valutato tutti gli aspetti adeguati all'impianto di riscaldamento a pavimento possiamo dire che il miglior massetto radiante è l'autolivellante Knauf FE80 per qualità prezzo, resistenza a compressione, conducibilità termica in opera, ritiro, giunti...

1

MASSETTO AUTOLIVELLANTE KNAUF FE 80

PRO
- Lavorazione facile e veloce
- Prodotto molto fluido e compatto
- Miglior percentuale di leganti ottimizzata
- Calpestabile il giorno successivo alla posa
- Conducibilità termica 1,90 W/mK (Valore in opera molto affidabile)
- Resistenza a compressione 30 N/mm² (Valore in opera molto affidabile)
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Non necessita di carteggiatura e rete
- Massetto a bassissimo ritiro
- Giunti di dilatazione solo su grandi superfici
- Inizio ciclo termico a 7 giorni dalla posa
- Costo posa basso, Costo materiale medio (non passa solo attraverso i magazzini edili)
-Tecnologia impianti di ultima generazione con ruota a celle, miscelazione perfetta
-Commercializzato in Italia e all'estero 

CONTRO
- Non adatto per esterno

2

MASSETTO AUTOLIVELLANTE FZ180 BIO THERM FERRI

PRO
- Prodotto uguale al precedente
- Lavorazione facile e veloce
- Prodotto molto fluido e compatto
- Percentuale di leganti ottimizzata
- Calpestabile il giorno successivo alla posa
- Conducibilità termica 1,90 W/mK (Valore in opera affidabile)
- Resistenza a compressione 30 N/mm² (Valore in opera affidabile)
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Non necessita di carteggiatura e rete
- Massetto a bassissimo ritiro
- Giunti di dilatazione solo su grandi superfici
- Inizio ciclo termico a 7 giorni dalla posa
- Costo posa basso, Costo materiale medio, non passa solo attraverso i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Usa una tecnologia silo senza ruota a celle, miscelazione non perfetta
- Zona di commercializzazione limitata ad una parte del nord Italia

3

MASSETTO TOPCEM PRONTO MAPEI

PRO
- Nuova formulazione per il riscaldamento a pavimento
- Conducibilità termica 2.0 W/mK
- Resistenza a compressione 25 N/mm²
- Spessore minimo sopra impianto 3,5 cm
- Percentuale di leganti nella media
- Logistica ottima, passa attraverso tutti i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Giunti di dilatazione non indicati (responsabilità del posatore)
- Massetto di tipo tradizionale, non fluido lascia molte camere d'aria
- Conducibilità termica tabulata (in opera dipende molto dal posatore)
- Resistenza a compressione tabulata (dipende molto dal posatore)
- Lavorazione lenta occorrono molte persone esperte per una buona e veloce riuscita dell'opera
- Ritiro non al top
- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Costo posa alto, Costo materiale alto, passa solo attraverso i magazzini edili
- Fornito solo in sacchi

4

MASSETTO 2.02

(marca molto conosciuta non indicabile)

  PRO
- Conducibilità termica 2.02 W/mK
- Resistenza a compressione nella media
- Giunti di dilatazione limitati
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Percentuale di leganti nella media
- Logistica ottima, passa attraverso tutti i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Massetto di tipo tradizionale non fluido, lascia molte camere d'aria
- Conducibilità termica tabulata poco affidabile (in opera dipende molto dall'applicatore)
- Resistenza a compressione tabulata poco affidabile (dipende molto dal posatore)
- Lavorazione lenta occorrono molte persone esperte per una buona e veloce riuscita dell'opera
- Ritiro non al top
- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Costo posa alto, Costo materiale alto, passa solo attraverso i magazzini edili
- Fornito solo in sacchi

5

MASSETTO FASSAFLOOR THERM

PRO
- Conducibilità termica 1,90 W/mK
- Resistenza a compressione 25 N/mm²
- Percentuale di leganti nella media
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Logistica ottima, passa attraverso tutti i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Giunti di dilatazione non indicati (responsabilità del posatore)
- Massetto di tipo tradizionale non fluido, lascia molte camere d'aria
- Conducibilità termica tabulata poco affidabile (in opera dipende molto dall'applicatore)
- Resistenza a compressione tabulata poco affidabile (dipende molto dal posatore)
- Lavorazione lenta occorrono molte persone esperte per una buona e veloce riuscita dell'opera
- Ritiro non al top
- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Costo posa alto, Costo materiale alto, passa solo attraverso i magazzini edili
- Fornito solo in sacchi

6

MASSETTO WEBER PLAN MR81 METAL

PRO
- Conducibilità termica 1,85 W/mK- Resistenza a compressione 25 N/mm²
- Percentuale di leganti nella media
- Spessore minimo sopra impianto 3,5 cm
- Logistica ottima, passa attraverso tutti i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Giunti di dilatazione non indicati (responsabilità del posatore)
- Massetto di tipo tradizionale non fluido, lascia molte camere d'aria
- Conducibilità termica tabulata poco affidabile (in opera dipende molto dall'applicatore)
- Resistenza a compressione tabulata poco affidabile (dipende molto dal posatore)
- Lavorazione lenta occorrono molte persone esperte per una buona e veloce riuscita dell'opera
- Ritiro non al top
- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Costo posa alto, Costo materiale alto, passa solo attraverso i magazzini edili
- Fornito solo in sacchi

7

MASSETTO AUTOLIVELLANTE ECONOMICO

PRO
- L'unico massetto leggero per impianti radianti
- Peso 16 kg per centimetro al mq
- Inizio ciclo termico a 7 gg dalla posa
- Non necessita di carteggiatura e rete
- Conducibilità termica λ 1,3 W/mK (Valore in opera molto affidabile)
- Massetto a bassissimo ritiro
- Giunti di dilatazione solo su grandi superfici
- Resistenza a compressione 20 N/mm² (Valore in opera molto affidabile)
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Percentuale di leganti nella media
- Massetto di tipo tradizionale autolivellante, assenza di camere d'aria
- Compattezza garantita
- Lavorazione veloce
- Costo posa basso, Costo materiale basso

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Logistica prodotto sfuso in silo limitato al centro nord

8

MASSETTO AUTOLIVELLANTE SA500 FASSA BORTOLO

PRO
- Prodotto fluido e compatto
- Lavorazione veloce
- Calpestabile giorno successivo
- Conducibilità termica λ 1,41 W/m.K (Valore affidabile)
- Resistenza a compressione 20 N/mm² (Valore affidabile)
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Costo posa basso, Costo materiale medio, non passa solo attraverso i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Giunti di dilatazione: consigliati
- Ritiro maggiore rispetto agli altri, consigliata una rete di armatura
- Percentuale di leganti non tra le migliori
- Tecnologia silo senza ruota a celle miscelazione non perfetta
- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Logistica: prodotto sfuso in silo limitato al centro nord

9
MASSETTO AUTOLIVELLANTE AR97 GRIGOLIN

PRO
- Prodotto fluido e compatto
- Lavorazione veloce
- Calpestabile giorno successivo
- Conducibilità termica λ 1,40 W/m.K (Valore affidabile)
- Resistenza a compressione 20 N/mm² (Valore affidabile)
- Spessore minimo sopra impianto 3 cm
- Costo posa basso, Costo materiale medio, non passa solo attraverso i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Giunti di dilatazione consigliati
- Ritiro maggiore rispetto agli alti, consigliata una rete di armatura
- Percentuale di leganti non tra le migliori
- Tecnologia silo senza ruota a celle miscelazione non perfetta
- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Azienda con una logistica in silo limitata al nord

I MIGLIORI MASSETTI A BASSO SPESSORE

(Bassa inerzia termica)

Premettiamo che stare risicati a questi spessori non ci piace molto soprattutto perché la stesura e la preparazione degli impianti non è sempre meticolosa. I seguenti prodotti sono tutti di elevata qualità quasi sullo stesso livello, l'ordine di questa classifica si riferisce a tutti i fattori presi in considerazione prima citati, a questi spessori la ricchezza del prodotto, la lavorabilità e la resistenza a compressione per la tenuta sono molto più importanti della conducibiltà termica che viene compensata dalla bassa inerzia:

1

MASSETTO AUTOLIVELLANTE NE499 KNAUF

PRO
- Prodotto molto fluido e compatto
- Conducibilità termica λ 1,30 W/mK
- Resistenza a compressione 30 N/mm²
- Spessore sul tubo dell'impianto radiante da minimo 0,5 cm
- Inizio ciclo termico a 7 giorni dalla posa
- Giunti di dilatazione solo su grandi superfici
- distribuzione del prodotto sfuso in sacchi su quasi tutto il territorio nazionale
- Non passa solo attraverso i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Disponibile solo in sacchi

2

MASSETTO AUTOLIVELLANTE NE425 KNAUF

PRO
-Prodotto molto fluido e compatto
- Conducibilità termica λ 1,40 W/mK
- Resistenza a compressione 30 N/mm²
- Spessore sul tubo dell'impianto radiante da minimo 1 cm
- Inizio ciclo termico a 7 giorni dalla posa
- Giunti di dilatazione solo su grandi superfici
- Distribuzione del prodotto in sacchi su tutto il territorio nazionale disponibile in silo per il centro nord
- Non passa solo attraverso i magazzini edili
- Disponibile in silo e in sacchi

CONTRO
- Non adatto per esterno

3

AUTOLIVELLANTE WEBER FLOOR LEVEL 250

PRO
- Prodotto molto fluido e compatto
- Conducibilità termica λ 1,50 W/mK
- Resistenza a compressione 25 N/mm²
- Spessore sul tubo dell'impianto radiante da minimo 0,5 cm
- Giunti di dilatazione oltre 300mq
- Distribuzione prodotto su tutto il territorio nazionale- passa attraverso tutti i magazzini edili
- Inizio ciclo termico a 7 giorni dalla posa

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Disponibile solo in sacchi
- Prodotto costoso passa solo attraverso i magazzini edili

4

MASSETTO AUTOLIVELLANTE SLIM

(marca molto conosciuta non indicabile)

PRO
- Prodotto molto fluido e compatto
- Resistenza a compressione nella media
- Conducibilità termica λ 1,60 W/mK (poco affidabile)
- Spessore sul tubo dell'impianto radiante da minimo 0,5 cm
- Giunti di dilatazione limitati
- passa attraverso tutti i magazzini edili
- Inizio ciclo termico a 7 giorni dalla posa

CONTRO
- Non adatto per esterno
- Disponibile solo in sacchi
- Prodotto costoso passa solo attraverso i magazzini edili

5

AUTOLIVELLANTE MAPEI NOVOPLAN MAXI

PRO
- Prodotto fluido e compatto
- Conducibilità termica λ 1,72 W/mK
- Resistenza a compressione 22 N/mm²
- Spessore sul tubo dell'impianto radiante N.D.
- Distribuzione prodotto su tutto il territorio nazionale- passa attraverso tutti i magazzini edili

CONTRO
- Non adatto per esterno- Inizio ciclo termico a 21 giorni dalla posa
- Disponibile solo in sacchi
- Prodotto più costoso passa solo attraverso i magazzini edili
- Giunti di frazionamento ogni 20\25 mq
- Prodotto meno ricco e più delicato

Prodotti molto simili e quasi tutti nati da accordi commerciali con knauf sono: F488, F425 Ferri, Kerakoll Flowtech Klima, Anidrilevel Grigolin...


Approfondimento

Visto nello specifico i migliori massetti per impianti a pavimenti radianti devi sapere che fino a qualche anno fa si realizzavano massetti su riscaldamento a pavimento con sabbia e cemento, tutti i produttori di questi impianti non a caso fornivano il fluidificante per rendere questi massetti più morbidi e adattabili al tubo per diminuire la presenza delle camere d'aria e aumentare la resistenza a compressione con l'aumento di questi impianti e l'aggiornamento delle normative già dai primi anni 2000 il mercato italiano si è adeguato creando prodotti più specifici prendendo spunto dal nord Europa, paesi che per una maggiore necessità dovuta alla diversità climatica hanno sviluppato questi impianti e i massetti più adeguati moto tempo prima di noi a partire già dagli anni 60.
I primi ''copiatori'' italiani di massetti autolivellanti in solfato di calcio anidrite naturale e cementizi hanno fatto molti progressi non senza commettere errori nel loro processo di crescita che unita all'incompetenza dei primi applicatori hanno contribuito a screditare questi massetti ma il carico più pesante lo mettono tuttora i massettisti tradizionali che si ostinano a impastare su questi impianti sabbia e cemento o preconfezionati simili di consistenza tipo terra umida questa vecchia mentalità e scetticismo (quasi come a difendere le proprie scelte ad ogni costo o per paura di una mancata opportunità) verso questi prodotti è ancora in lento sviluppo esattamente come è successo per convincerli a sostituire il cemento con i collanti per poter posare i pavimenti in gres e ne inventano di tutte per screditare la concorrenza, fortunatamente l'arrivo in Italia al tempo di un produttore multinazionale di massetti autolivellanti ha accelerato la competizione dei produttori italiani portandoli a un veloce progresso ma convincere molti massettisti è ancora oggi la sfida più ardua, a loro si uniscono anche progettisti e studi tecnici capeggiati da professionisti di vecchia mentalità o di parte, legati spesso da royalty pagate da competitori che spendono più risorse per queste cose e per ripulire il web dai commenti negativi che non in sviluppo.
Anche nel campo dei massetti c'è la cattiva consuetudine a screditare i prodotti della concorrenza ma se approfondisci su qualcuno o su qualcosa ti rendi conto che tra le loro caratteristiche tutti hanno dei punti deboli, puntare la torcia su questi per interessi propri e per combattere la concorrenza è la pratica più diffusa e scorretta se vogliamo, occulta a chi non ha nozioni di base nel settore.
La classifica dei migliori massetti è basata sulla nostra esperienza diretta, sulle effettive richieste di mercato prima ancora che sullo studio dei dati tecnici di questi prodotti e sugli effettivi risultati in opera.